Dal terrorismo alla dittatura passando per il trattamento dati personali

Un appello a firmare una petizione contro una legge stupida e repressiva

di Zazzy (29 Lug. 2005)

Con la scusa della lotta al terrorismo, l'Unione Europea si presta a varare una legge per cui si dovranno registrare e conservare (da 6 mesi a 4 anni) i tracciati di tutte le telefonate (cell.e fisso), nonché di tutte le email e del traffico web (pagine visitate, etc.) di 450 milioni di europei.

È un'idea stupida: per un sacco di motivi:

  1. È invasiva perché controlla tutti indistintamente: come se in Italia, perché c'è la mafia, la polizia potesse decidere di intercettare tutte le vostre telefonate, anche in totale assenza di fondati sospetti.
  2. Viola i diritti fondamentali dei cittadini in quanto i governi ottengono il permesso di accedere ai dati privati di centinaia di milioni di persone senza che queste siano sospettate di alcun crimine.
  3. Non è stato fatto nessuno studio che dimostri come un simile database possa effettivamente essere utile alla lotta al terrorismo.
  4. Tali dati potrebbero essere usati a scopi ben diversi (l'Italia non è nuova a servizi segreti deviati, né sarebbe la prima volta che qualcuno si introduce illegalmente in banche dati riservate).
  5. In un periodo in cui è in corso un attacco alla nostra società (o almono così si presume), la società stessa non può reagire annullando i propri principi fondamentali: non possiamo combattere il terrorismo islamico annullando la democrazia, avremmo perso comunque.

L'Italia si e' gia' presa avanti col DECRETO-LEGGE 27 luglio 2005, n.144

Art 6:
[...] A decorrere dalla data di entrata in vigore del presente decreto e fino al 31 dicembre 2007, e' sospesa l'applicazione delle disposizioni di legge, di regolamento o dell'autorita' amministrativa che prescrivono o consentono la cancellazione dei dati del traffico telefonico o telematico, anche se non soggetti a fatturazione, e gli stessi, esclusi comunque i contenuti delle comunicazioni e limitatamente alle informazioni che consentono la tracciabilita' degli accessi e dei servizi, debbono essere conservati fino al 31 dicembre 2007 dai fornitori di una rete pubblica di comunicazioni o di un servizio di comunicazione elettronica accessibile al pubblico, fatte salve le disposizioni vigenti che prevedono un periodo di conservazione ulteriore. [...]

È possibile fare qualcosa contro questa situazione: la European Digital Rights (EDRI), che riunisce associazioni europee che si battono per i diritti civili e la difesa della privacy ha lanciato una petizione contro questa proposta di legge del Parlamento Europeo che potete firmare qui: Data retention is no solution!.