Alcune considerazioni sulla storicitá dei Vangeli canonici

Un testo scritto qualche anno fa giá rivela il petulante critico in erba

di Zazzy (29 Dic. 2003)

Agli albori della telematica, quando non esisteva ancora Internet ma solo Fidonet e i modem a 2400 baud (correva l'anno di nostro signore 1996, mese più, mese meno), frequentavo l'area RELIGIONI.ITA dove ho avuto modo di fare varie discussioni, con risvolti accesi e polemici, con i cattolici "radicali" che la frequentavano (pensate che ho dovuto far intervenire il moderatore per avere il diritto di parlare di satanismo in un'area nata per parlare apertamente di temi religiosi, indipendentemente dal credo dei singoli...giusto per farvi capire l'onestá intellettuale di queste persone che l'area l'avevano fondata...ma sto divagando).

Dicevo, all'epoca un tormentone ricorrente era quello della storicitá dei Vangeli, intendendo con questo che i Vangeli erano un documento storicamente attendibile e che pertanto Gesù Cristo, la sua resurrezione etc. etc. erano veri così come, che so Giulio Cesare, Napolone o la seconda guerra mondiale. Allora, giusto per mettere in chiaro le cose, ho fatto una mini ricerca e pubblicato questo testo in area, oltre che stamparlo come opuscolo di una decina di pagine che ho distribuito a conoscenti vari.

Ammetto che si tratta di un testo con le sue limitazioni (manca una bella bibliografia e lascia spazio a tanta ingenuitá), ma che volete farci, é un'opera giovanile e mi fa ternerezza rileggerla, e poi potreste sempre imparare qualcosa sulla religione. Accludo qui la versione PDF, riformattata per l'occasione e l'originale in formato DVI. Per correttezza, accludo anche l'unica risposta che ho ricevuto da quelli dell'area RELIGIONI.ITA.

Magari potreste usarlo per una divertente discussione coi prossimi testimoni di Geova che vi suonano alla porta.