sabato, aprile 02, 2005

Di tutti i colori...

Sono stato in un negozio di fai da te ed ho visto una cosa proprio carina: portando un esempio di una tinta qualsiasi un computer la esamina con un opportuno sensore, e mescola una serie di colori per ottenere una esatta riproduzione della tinta desiderata. Non solo, un piccolo chiosco elettronico da' alla gente consigli sul colore per la propria casa: preso un colore, vengono proposti colori da abbinarci, etc. Naturalmente il capitalismo ci mette lo zampino anche qui: visto che tradizionalmente i genitori addobbano la camera dei bimbi con i personaggi dei cartoni, le ditte come la Dinsey mettono i vendita i loro colori. Cioè, se vuoi fare una cameretta in stile Biancaneve, puoi comprare il blu esatto del vestito di biancaneve (oltre a una serie di immagini dei personaggi del cartone da trasferire sulle pareti) o il giallo esatto dei Simpson.

Mostra d'arte

Ieri sera, il mio amico Giovanni, che sta facendo un PHD qui al Georgia Tech, mi ha portato ad un'esposizione d'arte dal tema ecologista che si e' svolta in un capannone in una zona post-industializzata di Atl. Carvoli, non sapevo che ad Atl ci fossero posti simili e perfino degli americani quasi alternativi :-)

Il posto

Giovanni e l'opera "Martyr-Model"

Protesi che documentano l'invecchiamento di alcune volontarie: non modifichiamo il corpo per restare giovani, modifichiamo la materia per testimoniare il nostro invecchiamento.

Una testa di cervo che mi ha molto ricordato "Pincess Mononoke"...per chi l'ha visto.

"The moment of Self-Awareness": una delle opere più interessanti a mio avviso. Una pianta che crescendo tira un filo collegato ad una macchina fotografica che le scatta una foto. Un bel modo di rappresentare la coscienza.

Una serie di occhi che ti spiano da dei monitor girevoli...

Grazie a Gio per la serata.

venerdì, aprile 01, 2005

Atlanta by night...



...tornando a casa dall'ufficio in una serata piovosa.

Webcam e Rebate


Finalmente ho comprato una webcam che posso anche portarmi in giro come rudimentale macchina fotografica digitale (è una Vivitar, marca americanca, piccola e leggera e le immagini sono meglio della Logitech che ho a casa, devo dire che sono soddisfatto dell'acquisto).

Ne approfitto per parlarvi di questo fantastico concetto di "Rebate" che non c'è in Italia. Praticamente io ho pagato la macchina 40$, ma ho 10$ di rebate, ossia spedendo la prova d'acquisto mi rimandano a casa 10$. In questo modo io ho uno sconto di 10$ (patendo un po') e contemporaneamente la ditta ci guadagna un sacco di soldi: infatti percepisce gli interessi sui miei 10$ dal momento dell'acquisto fino a quando mi rimandano i soldi. Per i miei 10$ non è un granchè, ma se moltiplicate per migliaia di acquirenti (di cui qualcuno magari si dimenticherà di spedire il rebate)...per la serie facciamo girare l'economia.

mercoledì, marzo 30, 2005

Aria condizionata

Tutti gli edifici americani sono ermeticamente sigillati: c'è un sistema di areazione che manda aria filtrata (tutti gli americani sono allergici a qualche tipo di polline) ed alla giusta temperatura all'interno (il sistema produce sempre aria calda E fredda, miscelandole poi alla bisogna). Il risultato è che son qui da soli 3 giorni e ho le labbra screpolate, la pelle sqamosa e la mucosa del naso che mi sanguina per l'aria troppo secca....e pensare che se potessi aprire una finestra (quando ho detto sigillate intendevo proprio in senso letterale) fuori ci sono i boschi di pini e l'aria limpida, fresca e profumata (siamo in un'area boscosa a circa 90 Km dal centro)...mah

Avvocati

In USA se il vicino vi denuncia perchè il cane abbaia, dovete pagarvi un avvocato ed andare in tribunale, inoltre dovete pagare una tassa al governo per coprire le spese del processo, non solo, queste spese dovete affrontarle anche se vincete la causa. Se tenete conto che un avvocato costa qualche centinaio di euro all'ora (e che vi cronometra il tempo coll'orologio quando parlate con lui, senza scherzi) vi rendete conto di quanto potente possa essere la minaccia di una causa in tribunale. Chiunque sia più ricco di voi può minaccirvi di portarvi in tribumale per qualsiasi cosa, a meno che non veniate a miti consigli...

Land of the free and home of the brave

Per entrare nella più grande democrazia del mondo c'è una coda di 20 minuti: qualche centinaio di persone che attende di essere esaminata. Un tipo simpatico mi prende le impronte digitali (entrambi gli indici) e mi fa una bella foto, poi stiamo qualche minuto a disquisire sul perché voglio entrare in America. Alla fine non risulto abbastanza convincente: ottengo l'"orange file", ossia devo recarmi in un apposito ufficio immigrazione per ulteriori accertamenti. Entro nell'ufficio e consegno i miei documenti, mi siedo aspettando il mio turno, prima di me ci sono 4-5 arabi che dalla faccia sembra siano lì da giorni e un messicano, accompagna sua mamma e non parla inglese, sta cercando di venire in USA perché lei forse ha il cancro e servono strutture mediche adeguate. Alla fine arriva il mio turno, mi aspetto un interrogatorio della CIA con lampada negli occhi e chiamate all'ambasciata italiana, invece un simpatico giovine dietro un terminale ipertecnologico mi guarda e mi chiede se colleziono computer usati....sta facendo una ricerca su GOOGLE per sapere se sono io...vi rendete conto? Mi rompono le palle, mi prendono le impronte, mi perquisiscono 50 volte e alla fine il verdetto spetta a GOOGLE!!! Insomma, altri 15 minuti a spiegare perché sono lì, alla fine si convince e mi fa passare. Sono ancora frastornato da tutta questa storia che arrivo alla dogana: devo riconsegnare le mie valigie per ulteriori ispezioni e vengo fermato di nuovo: "Cosa è venuto a fare in USA?" e giù di nuovo a spiegare...

"Italiano? Ha portato del cibo?"
"Una bottiglia di liquore"
"No formaggio, no sausages?"
"No"
"Are you sure you brought no salami?"

....ekkekkazzo, perché sono italiano devo arrivare col salame e il mandolino? Mah, alla fine son passato, ma è stata dura...nemmeno per andare nella Russia (post)comunista o nell'Egitto mussulmano ho penato tanto...evviva la libertà

martedì, marzo 29, 2005

Fisica dei gas

Come tutti voi sapete, un areo di linea che attraversa l'oceano vola a circa 10 Km d'altezza, ad una velocità di 800 Km/h; in queste condizioni la pressione atmosferica è pressoché inesistente, per questo motivo la cabina viene pressurizzata: ossia artificialmente l'area all'interno viene compressa senza però ottenere l'esatta pressione che si ha al livello del suolo. Il risultato è che tutti i gas che si trovano chiusi all'interno di uno spazio, tendono ad epandersi: così l'aria dentro il vasetto dello yogurth, per esempio, si gonfierà dentro allo stesso, col risultato che il contenuto vi schizzerà in faccia appena tantate di aprirlo. Questo purtroppo non è il solo inconveniente: durante i viaggi a lunga percorrenza, lo stesso fenomeno di espansione avviene per i gas contenuti all'interno dell'intestino dei passeggeri (sia di business che di turistic class), fenomeno amplificato dal cibo che viene servito (sia in business che in turistic class), coi risultati che potete immaginare...un problema aperto per gli ingegneri aereospaziali...

Chi ben comincia...

All'imbarco a Parigi la macchinetta non ne vuole sapere di prendersi il mio biglietto...già mi vedo che perdo il volo per chissà quale complicazione, quando l'omino mi spiega che è successo solo perché ho ottenuto un upgrade gratuito in business class! In pratica ho viaggiato in prima classe pagando la classe turistica...non so ancora perché sia successo, credo perché Air France aveva accettato troppe prenotazioni, così la classe turistica era piena e le persone in più sono state messe in prima classe. Bhe, vi posso solo dire che 10 ore di volo sono molto più piacevoli in business class, serviti e riveriti con delle poltrone che sono dei veri e propri letti.

domenica, marzo 27, 2005

Valigie

Dalle 16:00 alle 21:00 a preparare le valigie (anzi la valigia), fra CD con dati da portare, documenti vari, etc. etc. non finivo più. Viaggerei molto più volentieri se non dovessi farmi le valigie.

Un consiglio: portatevi sempre un piccolo bagaglio a mano con il cambio per un paio di giorni: nei voli internazionali è pressoché certo che perdereanno la vostra valigia e, se siete fortunati, vi tornerà in albergo dopo 3 giorni, distrutta...